Vi riporto un articolo di Giovanni Cominelli sui problemi di condotta individuali e collettivi dei nostri figli a scuola.
Sottolineo questo passaggio dell’articolo:
Tuttavia è molto alto il rischio che il DdL n. 905 si riduca ad una trovata simbolico-elettorale, ad una “grida” spagnola.
Questo passaggio deve segnare il confine tra la politica e la riflessione scientifica che Cominelli, e più modestamente io, intendiamo condurre, soprattutto perché non è scritto da nessuna parte che ci si debba arrendere allo status quo e, ancor meno, che lo status quo abbia qualcosa da preservare: violenza, trascuratezza e negligenza sono un pessimo segno di degrado culturale e istituzionale.
Questo è il commento che ho lasciato all’articolo:
L’articolo mi ha richiamato ineludibilmente alla mente il testo “School climate” di Jerome Freiberg, psicopedagogista texano il quale ha studiato l’atteggiamento “da turisti” degli studenti a scuola e ha elaborato un programma di intervento psicopedagogico capace di ridurre ad una quota fisiologica la violenza, la trascuratezza e la negligenza degli studenti nelle scuole più problematiche delle periferie statunitensi dove dirigenti scolastici, docenti e genitori saggi hanno deciso di adottarli. Questi programmi puntano a trasformare i discenti da turisti a cittadini.
Buon pro vi faccia!
Qui o sotto l’articolo di Cominelli potete riportare la vostra opinione per un confronto aperto e costruttivo alla luce delle teorie psicopedagogiche più corroborate da studi e ricerche scientifici.
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